La bottiglia ornamentale e le bolle di felicità

Di Marco Carboni – http://www.marcocarboni.it, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11193813

Le bolle di sapone che questo bambino

si diverte a soffiare da una cannuccia

sono traslucidamente tutta una filosofia.

Chiare, inutili e passeggere come la Natura,

amiche degli occhi come le cose,

sono quello che sono

con una precisione rotonda e aerea,

e nessuno, nemmeno il bambino che le libera

pretende che siano di più̀ di quanto sembrano essere.

Alcune si vedono a stento nell’aria tersa.

Sono come la brezza che passa quasi senza toccare i fiori

e soltanto sappiamo che passa

perché qualcosa si alleggerisce in noi

e accetta tutto più nitidamente.

(Fernando Pessoa)

Il sogno dell’eleganza passa attraverso il rivestimento: colori sgargianti e rilucenti, dal giallo taxi al rosa sciroppo, che transitano per il verde gelosia e si concludono nell’austero grigio cenere, addobbano felici le bottiglie.

L’ornamentazione spiega la classe, che non è mai acqua. Nobilita il proletario e distingue il ricco: per una notte soltanto veste a festa, da piccolo principe o da piccola principessa come nei ricordi di una festa sbiadita e sfuggente, il bambino che dorme in noi.

La bottiglia ornamentale agghinda un vino mitico, tanto improbabile quanto lo sono le sue bolle: la felicità dimora nella loro provvisoria e precipitosa grandezza.

Fintanto che una nuova eruttazione gassosa non ci separi.