L’elettorato dal punto di vista degli “stati della materia”

Un elettore allo stato solido ha un’idea politica e una forma propria. L’elettore allo stato solido costituisce, al contrario degli anni ’70, una esigua minoranza. Un elettore allo stato solido può essere cristallino o amorfo. Nel primo caso l’elettore non evidenza alcun dubbio. Nel secondo caso, sulla base delle mazzate e delle delusioni intercorse durante gli anni, l’elettore risulta molto provato anche se fermo sulle proprie posizioni/convinzioni.


Un elettore allo stato liquido ha un volume proprio, ma acquisisce la forma del partito che lo contiene e a cui ha dato l’adesione. Un elettore allo stato liquido è fedele al contenitore sin tanto che questo non cambia. È infervorato, con relativa adesione ideologica completa e certificata, per tutto il tempo in cui decide di essere incorporato nel recipiente politico di riferimento.


Un elettore allo stato gassoso (o aeriforme) non ha né volume né forma propria, ma si espande fino a occupare tutto lo spazio politico disponibile. Un elettore allo stato gassoso può votare, se il sistema elettorale lo consente, sia Il Partito comunista dei lavoratori che Fratelli d’Italia, adducendo motivazioni diametralmente convergenti e significativamente dissonanti. Un elettore allo stato gassoso è riconoscibile anche quando parla di calcio: tifa contemporaneamente tutte squadre del campionato pur criticandole, allo stesso tempo, in maniera molto feroce.


Un elettore allo stato plasmatico può somigliare ad un elettore gassoso ma, non avendo forma propria, può espandersi come un aeriforme dal quale si distingue per la sua ionizzazione: una frazione significativamente grande delle sue idee è stata strappata dai rispettivi familiari e amici più stretti. Un elettore allo stato plasmatico si riconosce integralmente al seggio elettorale perché solito fare affermazioni del tipo: “come mai non c’era lo sciacquone nella cabina!?!”


Un elettore Bose-Einstein è compreso all’interno di un particolare stato della materia: le sue idee politiche si sono raffreddate a una frazione di grado superiore allo zero assoluto per cui inizia a comportarsi come un’eccezione delirante. Un elettore allo stato di Bose-Einstein cerca , nella scheda elettorale, i partiti della prima repubblica. Talvolta anche quelli dei primi del Novecento.


Un elettore allo stato superfluido è caratterizzato dalla completa assenza di viscosità, dall’assenza di entropia e dall’avere conducibilità termica infinita. L’elettore allo stato superfluido ha assorbito le idee politiche per un arco di tempo che va dall’Impero Assiro fino alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, conosciuta anche come COP28. Non solo ha le opinioni di tutti i suoi contemporanei dislocati in ogni parte del globo terrestre, ma anche di tutti coloro che lo hanno preceduto e lo seguiranno. Un elettore allo stato superfluido vota sapendo già chi vincerà le elezioni dei prossimi duecento anni.


Un elettore si dice essere in uno stato supercritico quando si trova in condizioni di temperatura superiore alla temperatura critica e ad una pressione superiore alla pressione critica. In questo caso parliamo di un ex elettore passato all’astensionismo militante.

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